Bassano del Grappa
Intervento urbano di distrazione
Un progetto d’arte contemporanea ideato e curato da Progettozero(+) in collaborazione con i Laboratori delle Tecniche ed Espressioni Artistiche del clasAV (corso di laurea specialistica in Arti visive) dell’università IUAV di Venezia) condotto da Joseph Kosuth e Rikrit Tiravonija. Gli artisti, lavorando sulla rappresentazione di processi legati alla comunicazione, alla partecipazione, alla condivisione, sono intervenuti realizzando una serie di azioni di intromissione nelle dinamiche quotidiane della comunità.
Henjam vi partecipa in qualità di artista ospite e si propone con tre interventi distinti nella loro forma ma legati da una poetica comune: la distrazione come informazione o interazione non funzionale.
Nel primo intervento denominato Graffiati, 12 messaggi vengono dislocati in diversi luoghi della città, dai più frequentati a quelli più imprevisti. Vetrine di negozi, librerie, strade principali o anfratti di vicoli nascosti della città di Bassano del Grappa accolgono i 12 messaggi stampati su targhe di metallo e in forma di adesivi, destinati all’occasionale fruitore.
“Ci siamo trasferiti a casa tua” rappresenta il messaggio pilota che ha il valore sia figurato dello sbalordimento di chi immagina uno sconosciuto aggirarsi sereno tra le propria mure domestiche, che di metafora per tutti gli altri messaggi. Il trasloco avviene anche nelle roccaforti mentali che ognuno di noi costruisce attorno alle proprie confortanti abitudini. “Formatta un giudizio”, “rovina un assalto” “inverti un’idea o due” , “chiedi informazioni per casa tua”, “non attraversare senza voltarti, sono queste le strane esortazioni che ci pongono in una provvisoria condizione di spaesamento, proprio nei luoghi che avvolgono le nostre fragili certezze.
Animagemella, il secondo intervento, è un grande banner appeso sulle mura della città che rappresenta la gigantografia dei piedi della statua di Giulietta. Utilizza un medium propagandistico (lo striscione) per comunicare un messaggio che riguarda un aspetto intimo della sfera privata.
L’immagine è di per sé inusuale rappresentando un paio di piedi di bronzo (la statua è la raffigurazione di Giulietta Capuleti). Ma lo è ancora di più in quanto non si tratta di un piede destro e del suo rispettivo gemello sinistro ma dello stesso piede.
La disfunzione fisica si insinua in una visione romantica del rapporto di coppia o di amicizia, suggerendo all’osservatore in maniera irriverente e cinica che la forma più plausibile dell’anima gemella per la nostra natura egocentrica e individualista non possa che risolversi nel riflesso della propria immagine distorta e nella clonazione di noi stessi.
“siamo aperti anche la domenica” , è la didascalia stampata su t-shirt da Henjam che gli artisti di Trasmission indossano durante l’evento.
- DISGUIDI RADIOFONICI
- Per quanto mi riguarda pubblico e privato sono sinonimi
- anche letame e tanfo, discarica e rifiuti lo sono per me
- ma anche mare e sale
- io dico pubblico
- per me privato
- pubblico è in piazza
- privato è sul sampietrino
- io intendo pubblica la conversazione della sfera privata
- privata è l’aria che respiro e la merda che calpesto sul suolo pubblico
- il fatto è che in pubblico mi vergogno e ho la fobia da palcoscenico
- il mio fatto è invece che in privato ho vergogna per ciò che faccio in pubblico
- tra la pubblica vergogna e la personale offesa non vorrei dover scegliere
- io nemmeno tra la soddisfazione personale e la felicità universale vorrei scegliere
- sei un egoista pubblico
- tu un eremita al mare
- sì, ho la villa a portocervo
- ma ce l’hai su un terreno demaniale
- il mio avvocato ha fatto ricorso
- al solito, nella burocrazia si conficca il povero
- con l’usufrutto tra vent’anni mi insedio anche al quirinale
- già, non sempre è il tempo che distingue il singolo dalla specie
- ma la pioggia confonde le tracce
- infatti gli ombrelli son tutti neri
- e le bandane bianche a pallini blu
- va bene, tu il pallino, ma io son da solo; chi fa il bianco con me?
- Io
- Siamo ancora in pochi! Due non sono un gruppo, è solo una coppia!
- Ma se fossimo da soli sarebbe pubblico
- Chi decide ciò che è pubblico?
- Il singolo, e se fosse solo sarebbe tutto
- E quanto basta a chi non c’è
- Latri da qualunquista
- Io sono un moderato di centro ma lavoro in periferia
- E questo cosa centra?
- Non centro niente perché sto fuori
- Beh comunque è il privato quello che conta
- Sì, ma è il pubblico quello che spende
- Parli da sindacalista
- Ma è per il benessere del privato
- E il pubblico cosa ci guadagna?
- Lo spettacolo su un cesso privato
- Mi sento confuso
- E’ un problema tuo proprio
- Mio?
- Tuo!
- Suo
- Nostro
- Vostro
- Mio
- Ma piantala!
- Sì, ma sul suolo pubblico.